Come già annunciato varie volte durante la stagione è a Tezze sul Brenta che si sono svolti i 24° campionati CSI di corsa campestre; una due giorni intensa che ha visto abbattuto il record di iscritti, oltre 2000 che, con dirigenti, allenatori e pubblico al seguito hanno letteralmente riempito il parco dell’amicizia della ridente cittadina dell’alto vicentino che con l’occasione ha festeggiato i 50 anni della propria associazione di atletica.
Presenti sindaco e massime autorità del CSI nazionale che hanno così aperto degnamente l’evento con tanto di banda e sfilata delle associazioni partecipanti, in rappresentanza di 10 regioni italiane in una mattinata fortunatamente soleggiata e che ha regalato grandi prestazioni e grandi emozioni a tutti.
Organizzazione che ha spinto al massimo le proprie capacità mettendo in campo il meglio che potesse offrire rendendo un servizio puntuale ed efficace condito un po’ anche dall’Union Creazzo visto che lo speaker gare della manifestazione è stato Massimiliano Cattani che per una volta ha rinunciato alle gare per commentare le imprese degli atleti che sono scesi in campo per le proprie fatiche.
Una festa che però non lascia tutti felici e che ha creato qualche spunto di riflessione che sarà sicuramente oggetto di dibattito prossimamente e di fatto lo è stato anche all’interno del direttivo creatino che ha operato alcune scelte di partecipazione proprio in virtù delle indicazioni date dal gruppo organizzatore nazionale, riguardante in particolare le quote di iscrizione alle gare che sono state notevolmente aumentate e che hanno decisamente pesato sui bilanci della società che come sempre si sobbarca l’onere economico delle tasse di iscrizione alle gare dei propri atleti.
E se da una parte qualche problema andrà assolutamente risolto, dall’altra ci sono le gare che come sempre sanno regalare momenti di grande agonismo ed allo stesso tempo danno la sensazione a chi partecipa di essere protagonista di un evento importante che in un modo o nell’altro potrebbe restare scolpito nella memoria.
La scelta operata dai dirigenti Union è stata quella di privilegiare l’attività giovanile e quindi ragazzi, cadetti ed allievi hanno partecipato alle gare in base a criteri impostati su qualità e partecipazione, con gli oneri economici a carico della società, mentre per i più grandicelli è stata lasciata libertà di scelta con quote gara a carico dei singoli partecipanti.
In tutto ciò sono stati una trentina gli atleti Union che hanno preso parte alle gare.
Nelle categorie giovanili l’impresa è stata davvero ardua per i nostri che si sono confrontati con agguerritissime schiere di avversari in gare molto partecipate, tanto che per compensare il notevole numero di presenze, come oramai tradizione le categorie esordienti e ragazzi sia maschili che femminili sono state divise per anno di età, con anche premiazioni separate; tra gli adulti le cose sono andate diversamente ed i non molti partecipanti di Creazzo hanno avuto modo in qualche caso di ottenere piazzamenti importanti.
E la somma di tutto ciò ha inciso nelle classifiche generali in cui comunque l’Union Creazzo ha rispettato i criteri imposti dal regolamento ottenendo il 67° posto nella generale giovanile ed un buon 16° posto nella classifica assoluta classificandosi poi al 20° posto nella classifica combinata su ben 135 società partecipanti.
Un nuovo punto di partenza visto che anche il covid negli ultimi anni ci ha messo del suo e di fatto la manifestazione nazionale di Tezze sul Brenta ha in questo caso rappresentato la ripartenza a pieni giri di tutto il movimento sportivo nazionale dell’atletica CSI.