La campestre di Sarcedo, che come da tradizione si svolge presso la Fattoria LA Costa, è sicuramente uno dei circuiti più impegnativi del panorama CSI vicentino; le sue salite e discese sono un vero banco di prova per gli atleti che quest’anno hanno anche avuto la “fortuna” di vedere un bel po’ di fango nel percorso e molte pozzanghere soprattutto nella parte finale dello stesso; ingredienti che soprattutto per i giovanissimi, senza scarpe chiodate sono stati una vera e propria sfida ma che come al solito si sono risolti con grinta, impegno ed in certi casi anche molta attenzione, oltre che qualche caduta che non ha comunque portato a gravi conseguenze.
A volte queste situazioni potrebbero fare un po’ di spavento, per cui, saggiamente, la campestre di Sarcedo è stata spostata dopo quella di Bolzano Vicentino, svoltasi la settimana scorsa in modo da permettere un minimo di “adattamento” e non trovarsi di fronte già un evento di altissimo valore tecnico che tra l’altro costringe a rivedere le tattiche rispetto ad un percorso pianeggiante aumentando la spettacolarità delle sfide. Un bel menù quindi che unito alla capacità organizzativa locale, capitanata dalla società del Montecchio Precalcino, ha reso la soleggiata mattinata di Sarcedo un altro bel momento di festa che va a chiudere per quest’anno solare le gare CSI del vicentino.
Il ricordo indelebile poi di Sergio Pesavento, che fu dirigente della società organizzatrice, ma in passato anche atleta di altissimo livello, a cui è dedicata la corsa, ha dato anche un tocco di sentimento a questo appuntamento finale.
Union Creazzo che si è presentata all’appuntamento con circa un’ottantina di atleti, più o meno quelli della scorsa settimana, preceduti come sempre da un gruppetto di dirigenti ed allenatori, a cui va dato sempre un ringraziamento per le levatacce mattutine e che si prodigano a preparare gazebo, bevande e vivande e ritirare pettorali e chip che vengono poi distribuiti agli atleti.
Ed in questo splendido contesto il solo pronunciare il nome Sara in casa Union ha fatto da cornice al metallo più prezioso, l’oro, segno di vittoria, conquistata da Sara Alba nelle allieve e Sara Zerbinati nella amatori B, entrambe nella gara del cross lungo ed entrambe protagoniste di due splendide cavalcate che le hanno portate a ottenere la vittoria; Sara Alba si è espressa davvero con grande grinta affrontando salite e discese con il giusto ritmo che le ha permesso di stroncare la concorrenza delle avversarie, ben lontane dalla capofila, mentre per Sara Zerbinati la soddisfazione di riuscire a battere ben 2 avversarie che sul piano di Bolzano Vicentino l’avevano preceduta in classifica a dimostrazione che i ritmi spezzati della gara di Sarcedo sono pane per i suoi denti.
Di prima mattina invece si è nuovamente accesa la sfida tra Alex Mazzi ed il Presidente Micheletto nel cross lungo amatoriB e che ha visto questa volta il più esperto Fabrizio precedere il volitivo Alex che non è riuscito a tenere il ritmo di gara sul misto collinare; sfida interna che ha visto i nostri portacolori giungere al quarto e quinto posto con il settimo posto anche di Daniele Domenico Zordan, alla sua prima uscita stagionale; negli amatoriA è ottavo Nicola Cosaro con Gonzales De La Coba subito dietro.
Nella gara assoluta non mancano l’appuntamento lo junior Ilia Finotello, protagonista di una spettacolare caduta alla fine della sua gara mentre sprintava per la posizione, tra l’altro con due avversari della categoria superiore e che lo ha collocato in quarta posizione e Luca Rampazzo che si piazza decimo nei senior.
Al femminile il grande spettacolo offerto dalle Sara di turno di impreziosisce grazie al secondo posto di Giada Baldan nelle junior ed allo splendido terzo posto di Lucrezia Palma che ha offerto ai tifosi una prova di grande maturità e forza dopo il suo rientro positivo di Bolzano Vicentino; con lei anche Leila Cattani che giunge al settimo posto; quindi anche l’ottavo posto di Michela Zerbinati nelle amatoriB ed infine il secondo posto di Lucia Pigato nelle veteraneA che dopo la debacle della precedente campestre, persa per una banale disattenzione si prende il posto che le spetta in classifica.
Tra le esordienti spunta il nome di Adele, ultima arrivata dei Cattani che sulle orme di papà Massimiliano e della sorella Leila comincia a scalare le classifiche e si piazza al dodicesimo posto.
Puro spettacolo e tifo alle stelle nella categoria ragazze con una Nives Pace Zenere in grande spolvero, autrice di una gara di attacco dal primo all’ultimo metro, mai doma nella sfida con le avversarie con un finale che la porta ad un secondo posto di qualità, considerato il lotto delle avversarie.
E’ ancora quarta Elisa Furlani tra le cadette, ma con segnali positivi sulla condotta di gara, più tattica nelle fasi iniziali e ben organizzata nel finale in cui ha ottimamente resistito al ritorno delle avversarie; al maschile soffre Giacomo Angeleri, limitato dai polpacci sofferenti nelle impegnative salite e si classifica al nono posto, mentre è buon undicesimo Sebastiano Forlin che alterna un primo giro più compassato ad un secondo giro davvero brillante.
Bene i veteraniA guidati dal solito Vittorio Tommasina che giunge al quinto posto, mentre si inserisce Luigi Stocchiero che con la settima posizione presenta le sue valide credenziali e quindi Vito Zanunaro, undicesimo.
Bello, intenso ed azzurro Union come al solito il cross corto femminile che vede tra le protagoniste le velociste allenate da Massimiliano Cattani, capitanate da Maria Doncato, protagonista di una gara decisamente positiva che la porta a salire in quinta piazza con un po’ di rammarico per lo sprint finale, seguita da Francesca Pasini che opta per il corto e fa bene visto che arriva in settima posizione e quindi Iris Cacciatore che nonostante i carichi di allenamento dei giorni precedenti trova le forze per giungere nona; quindi Elisabetta Maran undicesima e Martini Beatrice dodicesima, con la metà delle partecipanti tesserate per la società creatina.
Non riesce a Cristiano Spiller l’impresa della settimana precedente e questa volta nel cross corto master si deve accontentare della terza posizione ed il suo compagno di categoria Davide Fabris giunge ottavo.
Manco a dirlo la classifica di società è dominata dal Dueville con l’Union Creazzo seconda e poi le altre a notevole distanza; bisognerà portarne davvero tanti di atleti per raggiungere gli amici duevillesi e questa è sicuramente la sfida delle prossime gare nelle quali con una adeguata partecipazione sicuramente le possibilità di salire di quota ci sono.
Appuntamento al prossimo anno con qualche gara ancora da definire, ma ce ne sarà sicuramente per tutti i gusti.