Le gare nazionali di Riccione non sono certo state una passeggiata per tutti gli atleti che vi hanno preso parte; la qualità e quantità di concorrenti ha reso certamente onore alla manifestazione che rappresenta il culmine della stagione e certamente anche gli atleti creatini hanno saputo onorare l’impegno con grande volontà; le medaglie ottenute sono state una bella soddisfazione per tutti, ma ciò che ha caratterizzato maggiormente la trasferta emiliana sono stati i quarti posti, la famosa o famigerata medaglia di legno, ottenuti dai nostri; a volte un dispiacere per quel pizzico in più che poteva portare sul podio qualche atleta, altre volte una inaspettata gioia per il modo o il contesto in cui il tutto si è realizzato: un pizzico di bruciore per Matilde Secco negli 80 metri cadette, a pochi centesimi dal terzo posto che era a portata di mano, così come per Riccardo Mazzola nel disco cadetti che nonostante il primato personale non riesce nell’impresa; Elisabetta Maran si morde le dita per quei salti falliti ad 1,40 nel salto in alto senior che le riuscivano durante la stagione e che invece a Riccione le sono costati il podio; dall’altra parte il quarto posto della staffetta 4×100 giovanile femminile composta da Anna Fenzi, Viola Zanchetta, Irene Turato e Matilde Secco, ha riempito di gioia i cuori dei tifosi creatini che non pensavano di assistere ad una serie così avvincente, così come la staffetta assoluta 4×400 con Elisabetta Maran, Iris Cacciatore, Elisa Furlani e Leila Cattani ha entusiasmato fino all’ultimo metro, con Leila capace di un recupero strepitoso che ha issato la compagine fino al quarto posto con un tifo da stadio, per non parlare poi del quarto posto di Elisa Furlani nei 400 metri allieve.
Tre i podi conquistati dagli atleti Union in questa tornata con Leila Cattani protagonista, sempre brillante e gioiosa: oro nei 100 metri senior in un ottimo 12”88 ed argento nei 400 metri in 1’00”71 ad un soffio dalla prima classificata; bronzo per Elisa Furlani nel salto in lungo allieve con un unico salto buono a metri 4,86 ottenuto tra ‘altro dopo aver corso la staffetta 4×400 assoluta; belle le sue lacrime di gioia nell’apprendere la conquista del podio; per Elisa anche il quarto posto nei 400 metri in 1’03”31 che rispecchia il suo andamento stagionale; infine il 2’30”66 le vale il settimo posto negli 800 metri del venerdi, forse la gara meno brillante, ma viatico per il crescendo dei giorno successivi.
Bella prova di Matilde Secco in questi campionati con tre gare individuali e tre personali ottenuti a partire dagli 80 metri cadette in cui giunge al quarto posto con il tempo di 10”89 ad un soffio dalla medaglia; bella la sua fuga nei 300 metri che le vale il sesto posto assoluto con il tempo di 45”17 ed infine la ciliegina sulla torta con il salto a metri 4,62 nel lungo con cui si piazza decima.
Solo lanci per il cadetto Riccardo Mazzola che nel disco ha il suo punto di forza ed infatti giunge al quarto posto con la misura di metri 25,67; la sua corsa però non si ferma qui perché nel getto del peso giunge al quinto posto con il lancio migliore a metri 10.87 ed infine un po’ di rammarico per quell’unico lancio riuscito nel giavellotto a metri 26,90 che gli vale la 17° piazza.
Quarto posto anche per Elisabetta Maran nel salto in alto senior con metri 1,35 ed un po’ di delusione per un podio sicuramente alla portata visto che nel passato il salto in alto le ha portato più di un alloro; ottava negli 800 metri in 2’48”48 anche questo un po’ sottotono, ma la soddisfazione di avere un bel gruppo di atleti in gara ha sicuramente compensato.
Gioie e qualche rimpianto per Sebastiano Forlin che parte bene negli 80 metri cadetti con il suo nuovo personale che scende a 9”88 che gli vale l’ottavo posto; nei 300 metri nutriva qualche speranza di podio, sfumata però nel rettilineo finale e con 38”80 si deve accontentare della settima posizione; buono il salto in lungo in cui con metri 5,43 si piazza nono a conferma della sua versatilità.
E’ veloce il ragazzo Tommaso Bauce, e non solo: il suo miglior piazzamento lo realizza nel getto del peso con il sesto posto ed il miglior lancio a metri 10,58; quindi i 60 metri in cui si esprime bene piazzandosi in ottava posizione con il tempo di 8”45 e nel salto in lungo è buon undicesimo con metri 4,29, ma con un po’ di dispiacere per i due salti nulli iniziali che lo costringono ad un finale in sicurezza, altrimenti ne avremmo sicuramente viste delle belle.
Anche Irene Turato tra le ragazze se la cava bene nella velocità; la nona posizione con il tempo di 8”79 ne è la testimonianza, peccato per i 60 ostacoli a cui non partecipa per un po’ di malessere fisico, ben compensato poi da un’ottima frazione nella 4×100 giovanile della domenica.
Tra gli atleti da top ten c’è da citare anche Anna Fenzi che nel salto in alto cadette si piazza ottava con metri 1,40; si cimenta poi con gli 80 ostacoli che conclude in 16° posizione nel tempo di 14”93 ed infine il salto in lungo che essendo in concomitanza con la staffetta la vede costretta ad effettuare un solo salto a metri 3,95 che la relega in 53° piazza, ma la soddisfazione della staffetta ha compensato sicuramente.
Sempre vivace e sorridente Nives Pace Zenere e ne ha buon motivo per il risultato dei 2000 metri cadette corso nel tempo di 7’35”37, nuovo record sociale e nona posizione in classifica; un po’ meno i sorrisi nei 1000 metri in cui si fa un po’ imbottigliare nelle fasi iniziali ed a poco è valso il recupero finale, ma c’è tempo per imparare: 3’34”49 e 22° posizione per la nostra portacolori che infine nel salto in lungo si piazza 61° con metri 3,90.
Tra le categorie assolute da segnalare anche il sesto posto di Maria Doncato negli 800 metri junior, corsi in 2’53”34, un po’ al di sotto delle aspettative; molto meglio i 200 metri in cui tira fuori una bella grinta e chiude 15° in 30”96.
Passando al mezzofondo Ilia Finotello tra gli junior coglie la settima posizione in 19’21”13 e nei 1500 metri è 14° in 5’09”10.
Tra un atleta e l’altro da seguire Luca Rampazzo trova lo spazio per fare anche lui la sua gara, i 5000 metri senior, in orario serale e quindi al di fuori degli impegni da allenatore; per lui la sesta posizione in 16’45”72 è soddisfacente; Nicola Cosaro, giunto nella mattinata del venerdi e ripartito poi il sabato segue a ruota Luca e tra un atleta ed un altro da seguire, soprattutto nel salto in alto si scalda appena ed in 19’39”59 fa sua la settima posizione nei 5000 metri amatoriA.
E non è finita qui…………………………