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NAZIONALI SU PISTA A RICCIONE 3° PARTE: ESSERE SQUADRA

Vivere i campionati nazionali CSI è un’esperienza raccomandabile; l’atmosfera che si respira è di quelle che ti mettono entusiasmo e la trasversalità della proposta, visto che a gareggiare ci sono i giovanissimi ed anche i più attempati è una scelta vincente per un ambiente promozionale; non esistono minimi di partecipazione e questo permette davvero a tutti di poter essere protagonisti di una gara di così ampio respiro.

Certo qualche paletto va messo per i limiti delle strutture e su questo tema riflessioni ce ne sono da fare davvero molte, ma su questo frangente sicuramente prima o poi una soluzione la si troverà.

Le stesse cose le possiamo trasportare in quel di Creazzo dove le scelte partecipative hanno premiato non solo gli atleti di buon livello, che hanno potuto così confrontarsi con un ambiente competitivo di maggior spessore ottenendo come già accennato dei buoni risultati, ma anche gli atleti che si sono impegnati durante la stagione con volontà e passione meritandosi di partecipare all’evento proprio per il loro impegno, offrendo loro di vivere un’esperienza che negli ambienti agonistici è di fatto una chimera; e questo è il CSI vero, genuino, globale.

Le gare poi sono sempre gare e quindi anche chi non ambisce ai primi posti della classifica si ritrova a combattere per migliorarsi e le stesse gioie e dolori che vivono i primi della classe sono ugualmente affrontate anche da tutti gli altri.

E così partiamo da Giacomo Angeleri negli allievi, reduce da un lungo stop a causa di malanni fisici, ma a Riccione voleva esserci e con il poco di preparazione che ha potuto affrontare dopo la malattia è 19° nei 400 metri in 57”41 e 17° negli 800 in 2’17”36, ma la vera vittoria è stata quella di esserci.

Per il cadetto Nicolò Bellotto le nazionali sono un bel premio al suo impegno negli allenamenti che sta intensificando e si vede visto che nei 300 metri è 45° in 43”17 e nei 2000 giunge al 20° posto in 7’04”22; Bianca Benetti si gode le sue giornate di gare con il tempo di 10”71 nei 60 metri ragazze, quindi il lungo in cui purtroppo incappa in tre salti nulli e di seguito il vortex in cui è brava a lanciare l’attrezzo ad un buon 21,70 che le vale la 46° piazza e tanta soddisfazione per il bel miglioramento del primato personale.

Anche Emma Bertoldo si prende il suo spazio nelle gare delle cadette e giunge 22° nei 2000 in 9’22”59, quindi i 1000 metri che la vedono al 61° posto in 4’07”48 ed infine il salto in lungo con cui chiude le sue gare saltando la misura di metri 3,16.

Dina Bevilacqua ci teneva così tanto a chiudere il cerchio che non poteva fare a meno di presentarsi alle gare di Riccione nell’unico giorno in cui poteva gareggiare, e così con il marito Vito ed una ottima crostata alle fragole si è presentata a gareggiare tra le veteraneA nella mattinata di domenica in cui ha disputato la gara di getto del peso che ha impreziosito con la sesta posizione lanciando l’attrezzo a metri 6,21.

In cerca di conferme Iris Cacciatore tra le allieve dopo un’ottima stagione e miglioramenti importanti nella velocità; per lei un po’ di rammarico per le prestazioni che però risentono anche di qualche stop in più durante l’estate: l’ottavo posto nei 100 metri in 13”69 resta comunque un buon riscontro e viatico per una prossima stagione in crescendo, così come il 15° posto nei 200 metri corsi in 28”97.

Emma Carollo prende parte solo agli 80 metri cadette che chiude in 11”94 che migliora il suo primato personale; peccato per le altre gare a cui ha dovuto rinunciare per un malessere generale da cui ci auguriamo guarisca in fretta.

Ancora una cadetta tra le iscritte a dimostrazione del fervido movimento che a Creazzo caratterizza questa categoria ed è Camilla Cedolin che per nulla preoccupata si gode la trasferta con gli 80 metri corsi in 13”54, quindi i 100 metri in cui realizza il tempo di 4’14”02 ed infine si diletta nel lungo che chiude con metri 3,23 ed un bel miglioramento personale.

E’ oramai nota per la sua spalla la minuta Ariel Ceolato che nel vortex è davvero strepitosa considerata appunto la sua stazza, il suo miglior lancio a metri 32,47 la vale l’undicesima posizione tra le ragazze; sicuramente avrà da dire la sua anche in futuro. Per Ariel anche i 60 metri corsi in 10”34 ed il salto in lungo con il suo miglior salto a metri 3,23.

Molto arduo il compito per Davide Ceotto fra i senior, ma la grinta e l’impegno di questo atleta, uniti al suo entusiasmo sono da portare ad ogni gara; non demorde mai ed il risultato dei 100 metri corsi in 12”32 non poteva che esser una grande soddisfazione; peccato per il troppo vento che non permette l’omologazione del risultato, ma la soddisfazione resta; per Davide anche i 200 in 26”36 che rispecchiano il suo andamento stagionale.

Belle speranze per il cadetto Giacomo Faccin, soprattutto nel salto i alto in cui aveva una misura di presentazione di buon livello; la magia non riesce a Riccione e si deve accontentare del 10° posto con metri 1,60; si cimenta poi nei 100 ostacoli; gara ostica, ma ben corsa in 17”16 con la 14° piazza; chiude poi con il sato in lungo in cui si migliora portando il suo personale a metri 4,92; spazio quindi al fratello Pietro che nei ragazzi lo imita quasi completamente tranne che per gli ostacoli che sostituisce con il getto del peso; per Pietro miglioramento nel salto in alto portandosi a metri 1,20; anche nel salto in lungo si migliora con metri 3,51, mentre nel peso la misura di metri 7,07 chiude per ora la sua serie di gare nazionali.

Mezzofondo e salto in lungo per Anna Facco sempre nella categoria cadette; 9’36”57 nei 2000 metri, 4’12”97 nei 1000 e metri 3,49 nel salto in lungo i suoi risultati.

Sempre nelle cadette abbiamo Martina Marcante che si cimenta a sua volta nei 1000 metri che chiude in 4’32”18 e quindi a differenza delle colleghe si cimenta nel disco in cui è 30° con il lancio migliore a metri 13,10.

Dopo le traversie delle gare di corsa durante la stagione Elisabetta Marchese preferisce cimentarsi in un triatlon di corro salto e lancio che la vede impegnata tra le allieve nei 100 metri, lungo e disco; 15”02 il tempo dei 100 metri, 4,15 e la 21° piazza nel lungo e d infine metri 14,19 nel disco per la nostra portacolori che ha deciso di affiancare le allenatrici di cuccioli ed esordienti per la prossima stagione, unendo il piacere di correre a quello di far crescere nuove generazioni di atleti.

Non poteva mancare all’appello Giulio Marchetto, uno dei beniamini della compagine Union, sempre in tensione per le gare, immancabile simpatica figura nel mondo sportivo del CSI; sempre appassionata la sua partecipazione alle gare e da segnalare il suo ottimo settimo posto nel disco senior, sua specialità prediletta, con la misura di metri 27,63; un po’ di delusione nel getto del peso in cui lancio l’attrezzo a metri 8,42 ed è 15°.

Solo salti per Alberto Pittoni che nella categoria cadetti si migliora nell’alto con metri 1,50 ed è 25° e quindi il salto in lungo in cui coglie la misura di metri 4,00 giusti giusti.

Altro triatlon per la cadetta Dunja Ristic tra le cadette, accompagnata dal papà che ha fatto da spola il venerdi ed il sabato con i cestini dei pranzi offrendo un più che valido servizio di ristorazione; per Dunja gli 80 metri corsi in 12”73, quindi il lungo con metri 2,99 ed infine il peso con metri 5,50.

Passiamo a Diana Rodighiero, ragazza che nei 60 metri ottiene il tempo di 9”62; si cimenta poi nei 60 ostacoli che chiude in 12”0 ed infine il salto in alto con la misura di metri 1,20.

Vittoria Taioli tra le cadette si cimenta con il giavellotto che lancia a metri 12,09; nel salto in lato ottiene il suo miglior piazzamento, il 16° con metri 1,35 ed infine negli 80 metri ad ostacoli chiude al 20° posto in 15”49.

Ancora salti e velocità per Viola Zanchetta nelle ragazze che nei 60 metri si piazza bene con la 28° piazza ed il tempo di 9”14; è 21°nell’alto con metri 1,25 e 24° nel lungo con metri 3,50.

Chiudiamo con le lacrime di Matteo Zordan che nei cadetti si aspettava molto dal salto in alto, ma i tre nulli alla misura di apertura gli sono costati la gara; un momento triste, ma sappiamo che le gare sono fatte anche di questo ed il nostro atleta metterà in cassaforte l’insegnamento ricevuto; si migliora infatti nel salto in lungo ottenendo la misura di metri 4,63 ed è 17° nei 100 ostacoli in 17”99.

Questi i risultati dei nostri atleti che sono solo uno dei tanti aspetti che caratterizzano le gare; dietro ci sono la preparazione offerta dagli allenatori, l’impegno e la partecipazione dei ragazzi che hanno saputo mettersi in gioco in ogni gara cogliendo a volte soddisfazioni ed altre qualche delusione ed il tifo per i propri compagni che non è mai mancato, ma esserci è stata la cosa più importante e fare squadra il valore aggiunto